Inizia ad avvicinarsi alla pittura molto presto e conduce i propri studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 1978 al 1982. L’anno successivo, il 1983, esordisce grazie alla partecipazione ad una mostra collettiva dedicata ai giovani pittori e scultori alla Rotonda di via Besana a Milano, dove tornerà con alcuni pastelli per la mostra “Artisti e scrittori”.
Nel 1989, per la prima volta, decide di superare i confini nazionali, esponendo alla Galerie du Banneret di Berna, dove farà ritorno nuovamente nel 1990 e nel 1992. Seguiranno le esposizioni a: Barcellona (1989), New Orleans (1993), Carmel (1994), Losanna (1995), Hong Kong (1997), Marsiglia (1998), San Francisco (2000), Los Angeles (2001), Pechino (2005), Hanoi (2007) e Francoforte (2008).
Parallelamente alle esposizioni estere, continua la sua attività in Italia.
Espone anche alla XII Quadriennale di Roma (1996) dove, vincendo il premio della Camera dei Deputati, ottiene la possibilità di allestire, l’anno successivo, una mostra a Montecitorio, nella Sala del Cenacolo.
A seguito della vittoria del premio Morlotti, nel 1998, organizza la mostra “Demasiado Tarde” a Imbersago, sulle rive dell’Adda. Nel 1999 tiene due personali, la prima ad Hong Kong presso Catherine Kwai, e la seconda a Utrecht al Contemporary Art Centre di Schalkwijk.
Nel 2000, con la “Mostra per l’estate” presso la Galleria Lawrence Rubin di Milano ha inizio l’attività di Frangi come scultore. In questa occasione, infatti, l’artista presenta una serie di opere di grandi dimensioni fatte di carta.
Nel 2007, a Milano, nello spazio del Miart della Galleria dello Scudo presenta il progetto Underwater, costituito da una serie di quadri realizzati su supporti di tele emulsionate e poi dipinte con resine e pigmenti, trattando i soggetti della flora sottomarina.
L’anno successivo espone a Francoforte, dove si confronta con il tema dei sassi utilizzando tecniche differenti e a Udine, dove, con le sue incisioni, si concentra sulle piante.
Le opere di Giovanni Frangi sono oggi protagoniste di numero esposizioni italiane ed estere, destando continuamente l’interesse degli storici e critici dell’arte italiani più importanti.