Dopo aver frequentato la Facoltà di Lettere e Filosofia, all’inizio della sua carriera si è occupato di critica letteraria: diventa redattore di riviste e recensore di testi di narrativa.
La sua prima mostra personale risale al 1969 a Firenze e da allora Luca Alinari è considerato un intellettuale, attivissimo nel panorama culturale italiano, che si interessa non solo di arti figurative, ma un personaggio che ha dato il proprio contributo ad eventi happening (ove l’arte non è il solo tema trattato) e a numerose pieces teatrali d’avanguardia.
Luca Alinari diventa presto uno degli autori più significativi dell’arte contemporanea, il punto di raccordo fra la generazione del post Pop Art degli anni tra il Settanta e Ottanta e le sperimentazioni neofigurative degli anni Novanta”.
I suoi primi riferimenti stilistici infatti sono legati alla corrente “Neodada”, in adesione alla quale utilizza le tecniche più diverse: disegno con uso di colori fluorescenti, decalcomania, collage, trasposizioni fotografiche.
Ormai famoso e conosciuto Luca Alinari viene invitato alle maggiori manifestazioni artistiche e, nel 1982 partecipa a “Arti visive ’82”, Biennale di Venezia; nel 1986 partecipa alla XI Quadriennale di Roma.
Nel 1990 ha l’onore di dipingere il “Cencio” per il Palio di Siena.
Nel 1999 il Museo degli Uffizi acquisisce un autoritratto dell’artista da inserire nella famosa collezione di autoritratti collocata nel Corridoio del Vasari a Firenze.
Le sue opere, che costituiscono il diario fantastico ed affascinante delle vicende del nostro tempo, si esprimono attraverso una notevole precisione figurale, legata all’osservazione della natura, nelle evoluzioni delle stagioni, nei colori del cielo, nei colori delle foglie, nei gesti delle persone.