Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bologna e inizia ad operare nella sua città natale, dove tutt’ora vive e lavora.
Negli anni Settanta condivide le tendenze del gruppo degli Anacronisti: in contrapposizione all’arte concettuale e alle contemporanee tecniche multimediali, recupera l’elemento pittorico come linguaggio espressivo e ripropone soggetti e iconografie classiche contaminandoli liberamente.
L’esperienza col gruppo degli Anacronisti rimane il punto focale del suo sviluppo artistico. Infatti, nonostante Galliani sperimenti svariate tecniche, dalla pittura, fino alle installazioni, le sue ricerche si concentrano sul disegno a matita e carboncino. La rilettura in chiave moderna di tradizioni consolidate esprime la sua volontà di individuare una continuità poetica e temporale tra il passato e il presente.
I soggetti delle sue opere (donne, dettagli di corpi, oggetti) appaiono come simboli, apparizioni, visioni poetiche che si dissolvono nel dualismo tra luce e tenebre. Il tratto deciso della matita si smaterializza nel chiaroscuro: rievoca i grandi maestri del passato esprimendo la condizione esistenziale contemporanea.
Alcune tra le esposizioni internazionali a cui ha partecipato: Biennale di Venezia, di San Paolo del Brasile, Parigi, Tokyo, Praga, Pechino; Quadriennale di Roma.
Galliani attualmente insegna pittura all’Accademia di Carrara ed è considerato un artista di fama internazionale.